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Biscotti bicolore

biscotti bicolore

biscotti bicolore


Ieri pomeriggio, intorno all'ora della merenda, i miei bambini sono venuti da me con le faccette serie e un po' deluse,  avevano in mano  le scatole di latta dove di solito teniamo i biscotti fatti in casa ( e dalle quali loro attingono a piene mani "a tutte le ore"), erano tristemente ed insolitamente vuote!  
Sono talmente abituati a trovarci dentro "qualcosa" che sembrava quasi non credessero ai propri occhi :)
Così, coplice il freddo tipico dei "giorni della merla", ce ne stiamo rintanati in casa (mangiando polenta) e posso rimediare facendo questi semplici biscottini di frolla alla vaniglia e cacao .
Hanno un aspetto molto originale, senza tralasciare che sono anche buoni.
Facendo la ricerca della ricetta  su google veniva fuori un elenco infinito, ma quella de' La tarte maison  mi ha colpito tra tutte anche per la precisione geometrica dei biscotti.
Così ho deciso di provarla apportando qualche piccola modifica e questo è il risultato finale.

Ingredienti:
2oo gr di farina 00
50 gr di farina di riso
120 gr di burro
120 gr di zucchero a velo
1 uovo
2 cucchiai gr di cacao
1/2 stecca di vaniglia o una bustina di vanillina

Preparazione:
Dopo aver impastato la frolla l'ho pesata e divisa in due parti, in una ho aggiunto due cucchiai di cacao e impastato ancora un po'. 
Poi l'ho lasciata riposare in frigo per un paio d'ore (avevo un po' da fare in realtà basta anche mezz'ora) e ho tirato due sfoglie di circa 20x30 cm le ho sovrapposte spennellando leggermente la superficie con un po 'di acqua per farle aderire meglio e lasciando la parte al cacao più lunga di 1 cm su i due lati  più lunghi. Bisogna poi arrotolarle facendo un salsicciotto che va avvolto con la pellicola e messo in freezer per 15/20 minuti. 
biscotti bicolore prima della cottura


Trascorso questo tempo si tagliano tutti cerchietti e si cucinano in forno a 180° c per circa 15 minuti devono solo diventare leggermente dorati altrimenti diventano duri.


biscotti bicolore appena sfornati

Partecipo alla raccolta di Irina



Con questa ricetta partecipo al contest  di Crema e panna  che scade il  28 febbraio 2013



Comunicazione di servizio ;)
P.s. Qualcuno avrà notato che ora compaio tra i sostenitori del mio blog mi sono involontariamente aggiunta all'elenco . . . a dimostrazione delle mie abilità informatiche :), volevo fare tutt'altra cosa . . . . per il momento non ho trovato il modo di rimediare :(  Se avete suggerimenti utili saranno graditi.

Tiramisù "auguri mamma"



Oggi la mia mamma ha compiuto gli anni ma io le ho potuto fare gli auguri solo per telefono perchè siamo lontane . . . . . . . . va beh ! Pazienza :(
La mia sorellina ha preparato per lei il tiramisù che è uno dei suoi dolci preferiti e così ho deciso di postare la ricetta (anche se sul blog c'è già la mia versione e la trovate  qui ) ma ne approfitto per farle gli auguri :Auguri mamma!! tvtb !!!

Questo é il tiramisù di oggi che ha preparato la mia sorellina . . .
 
Ingredienti:
180gr zucchero
5 tuorli
2 albumi
500gr mascarppone
200ml panna da montare a base vegetale
crema tiramisù al mascarpone

bagna al caffè e crema tiramisù
 
poi ho utilizzato circa 12  tazze di caffè leggermente zuccherato
650gr savoiardi con cui ho preparato 2 teglie di alluminio da 6 porzioni (andava bene anche una da 6 e una da 8 porzioni).
Montare tuorli d'uovo e zucchero. Aggiungere mascapone senza far formare grumi.Agg. delicatamente prima gli albumi montati a neve e poi la panna montata.
 
Alla foto manca il cacao sul tiramisù e il cioccolato a scaglie perchè lo aggiungo prima di servirlo..


tiramisù

Pane ai cinque cereali

pane ai cinque cereali

"Se mangio il tuo pane, come potrò mai dimenticarti?" (da "Kim" di  R. Kipling)


Adoro il pane in tutte le sue forme, varianti e derivazioni e mi piace mangiarlo soprattutto in compagnia . Condividere il cibo, il pane, per tanti è il modo migliore per consolidare le amicizie.
Da quando ho la mia piccola "macchinetta" lo preparo spesso in casa: mi piace!
La mdp è pratica, facile da usare e molto versatile e oltre al  pane ci si possono fare mille altre cose.

Non mi sono mai soffermata troppo a riflettere se sia conveniente o meno fare il pane in casa, però sentire il suo profumo  invadere un po' tutte le stanze vale sicuramente la spesa.
Oggi ho scelto la miscela di farine ai cinque cereali  della  linea  preparati per pane di Molino Chiavazza mescolata con un po' di manitoba, è veramente buono e ha un profumo irresistibile . . . .
è andato via nel giro di mezz'ora.

Ingredienti per la pagnotta da 750 gr
come programma bisogna impostare "pane rustico" e scegliere "crosta scura"
150 gr farina manitoba
300 gr di farina ai 5 cereali
2 cucchiaini di sale fino
2 cucchiai di olio e. v. di oliva
280 ml  di acqua
1 cucchiaino di zucchero (meglio se di canna)
1 cucchiaino e 1/2 di lievito di birra secco

(come misurino ho usato quello in dotazione con la macchina del pane che è composto da due misurini, uno piccolo pari a un cucchiano da caffè e uno grande pari ad un cucchiaio da tavola)
interno del pane ai cinque cereali

Bisogna inserire nel cestello della mdp prima gli ingredienti liquidi e il sale,  poi farine e lievito, si avvia il programma e questa fa tutto da sola.
Dopo i primi minuti di impasto io controllo che il tutto abbia la giusta consistenza non sia cioè troppo secco o troppo molle ed eventualmente cerco di regolare la consistenza aggiungendo un po' di acqua o di farina.
Un' altra cosa importante da fare è togliere il pane dalla macchina appena finisce il programma perchè si potrebbe formare della condensa che lo fa ammollare.
Se lo dobbiamo mangiare subito  lo taglio a metà per far fuoriuscire il vapore così diventa presto freddo, altrimenti lo lascio per un po' su una gratella tipo quella per torte .

Crestine di Carnevale


crestine di Carnevale

Ho cominciato a spulciare libri e riviste di cucina e a fare ricerche su internet per cercare ricette originali per Carnevale e devo dire che accanto ai dolcetti tipici di questo periodo ci sono varie gustose alternative.
Sfogliando un vecchio ricettario della Bertolini che venne stampato e distribuito da questa azienda agli inizi degli anni '90 ho trovato questa ricetta e ho  deciso di provarla.
Per Carnevale di solito  si preparano tanti dolci molti dei quali fritti ma questi vanno cotti in forno come i biscotti.
Inoltre nell'impasto non ci sono uova e zucchero quindi sono adatti anche per chi ha delle intollleranza alimentari.
Sono molto morbidi e leggeri. Questo non vuol dire che rinuncerò a frappe, chiacchiere e altri dolci stragolosi tipici del Carnevale :)

Per preparare circa 20 crestine occorrono:

Ingredienti
300 gr di farina 00
200 gr di burro
300 gr di ricotta vaccina fresca
1 pizzico di sale
una bustina di lievito per dolci

Per farcire :
confettura di frutta gusti a piacere q.b.
oppure nutella

Per decorare :
zucchero a velo vanigliato

Preparazione:
Lavorare burro ammorbidito e ricotta in una ciotola, poi formare con la farina una fontana e mettere al centro il composto di ricotta e burro, il lievito e il sale. Lavorare amalgamando bene il tutto e avvolgere il panetto nella pellicola trasparente, lasciarlo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Riprendere l'impasto e tirare una sfoglia di circa 5mm, tagliare dei quadrati di 10 cm per lato e  dsporre al centro un cucchiaino di confettura o di nutella, piegarli a triangolo e sigillare bene i lati formando delle crestine (vedi foto sotto), altrimenti durante la cottura il ripieno fuoriesce.
Per il ripieno è meglio scegliere  marmellate abbastanza dolci  o nutella visto che l'impasto è neutro e per niente dolce.

come chiudere le crestine
Disporre su una placca  foderata con carta da forno e cuocere a 180°c per circa 15/20 minuti. Finchè non sono leggermente dorati.
Una volta fredde spolverare con zucchero a velo.



con questa ricetta partecipo al contest di Silvanaincucina e Ricette di Tina



Biscotti al cioccolato con cuore morbido 1


biscotto al cioccolato dal cuore morbido


Questa ricetta l'ho avuta dalla mia amica Susan che da quando l'ha provata per la prima volta sforna biscotti in quantità industriale. 
In effetti sono buonissimi e spariscono in pochi minuti.
Sono perfetti per la colazione e la merenda.
La ricetta è tratta dall'ultimo libro della Parodi "I menù di Benedetta" alla quale sono state apportate delle piccole modifiche per renderli un po' meno stucchevoli.
Ve la riporto così com'è nel libro ma, di seguito ci sono le variazioni della mia amica con relative considerazioni ( se amate le cose tanto dolci potete attenervi anche alle dosi della Parodi).

Per circa 30 biscotti occorrono

Ingredienti:
220g di cioccolato
110 gr di burro
2 uova
100 g di zucchero
220g di farina
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
sale
Per guarnire: zucchero a velo.

Preparazione:
Sciogliere il cioccolato con il burro a fuoco dolcissimo.
Mentre il cioccolato si raffredda, sbattere le uova con lo zucchero, poi aggiungere il cioccolato e mescolare bene.
Unire poco alla volta la farina con il lievito e un pizzico di sale.
Lasciare riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti o in freezer per 15 minuti.
Fare delle palline grandi come noci e posizionare su una placca coperta di carta da forno.
Infornare per 6/7 minuti a 180°.

Variazione (con il commento di Susan)
"Secondo me la ricetta così é eccessivamente dolce, quindi ho provato a ridurre il cioccolato e il burro"
Per il burro ho usato 60g, 
per il cioccolato circa 140g

Le mie considerazioni :
Ho messo meno farina circa 200 gr perchè avendo diminuito gli altri ingredienti non volevo che l'impasto risultasse troppo duro.
Dopo averli tenuti mezz'ora in frigo è stato un po' complicato formare le palline perchè erano parecchio appiccicosi.
Una volta cotti quelli della prima infornata si sono formate delle crepe sulla superficie e credo di averli tenuti troppo in forno perchè dentro non erano abbastanza morbidi.
Ma quelli della seconda informata sono venuti molto meglio.


Partecipo alla raccolta



Quattro quarti alle mele

Quello che mi è successo oggi(18.01.2012) lo devo proprio raccontare perchè è una di quelle situazioni in cui mi capita di cacciarmi per la mia innata sbadataggine. 
Avevo deciso di provare a fare questa torta, la quattro-quarti, perchè leggendo la ricetta mi sembrava un dolce buono e facile da realizzare . . . e in effetti è così.
Sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo nel pomeriggio e mi sono messa subito all'opera.
Naturalmente ho iniziato dalla preparazione del caramello . . . ed è qui che ho dato il meglio di me :DD
Il caramello era quasi pronto aveva assunto  il classico colore dorato e il profumo caratteristico, così l'ho tolto dal fuoco, ma prima di mettere via il mestolo di legno con cui l'avevo mescolato, ho pensato bene di assaggiare se era anche buono  e . . . . . . sì, avete indovinato, mi sono cacciata il mestolo (la cui temperatura si aggirava intorno ai "2000°C" o giù di lì) in bocca!! 
A quel punto le lacrime hanno cominciato a scendere da sole lungo le mie guance e le labbra e la lingua si sono subito gonfiate   (però c'è "di buono" che ora ho delle belle labbra carnose anche senza botox :D). 
La cosa peggiore è che stasera ho l'appuntamento per fare il rinnovo della patente e mi servono le foto tessera (perchè quella vecchia ha la foto rovinata), così mi ritroverò probabilmente per il resto della vita  patente sulla cui foto sembrerà di avere due gommoni al posto delle labbra!! (speriamo che prima delle sette la situazioni migliori un pochino)......
In più le mie papille gustative  per ora  danno "assenza di segnale" ...... non sento più i sapori.



Comunque veniamo all'argomento del post: la "quattro quarti alle mele" che è così semplice da fare che si può usare addirittura un robot da cucina per impastarla perchè il composto deve risultare molto liscio.

Se si seguono alcuni accorgimenti il risultato è garantito :
  • usare delle mele che non si disfano in cottura (gala o renette)
  • pesare le uova e aggiungere la stessa quantità di zucchero, burro e farina (da quì il nome di questo tipo di torta)
  • per ottenere una torta più soffice montare a neve gli albumi e unirli delicatamente al composto di rossi d'uovo, zucchero e burro.
Ingredienti :
2 grosse mele
100 gr di burro
100 gr zucchero
1 cucchiaio di scorza di arancia grattugiata (la buccia di circa mezza arancia)
2 uova
100 gr di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci

Per il caramello :
100 gr di zucchero
3-4 cucchiai di acqua
1 cucchiaino di succo di limone

Preparazione:
Prima di tutto si deve preparare il caramello facendo scaldare in un pentolino (che deve essere d'acciaio o di rame ma non antiaderente) lo zucchero con l'acqua e il succo di limone e quando è leggermente dorato si versa sul fondo di una tortiera di circa 20 cm di diametro.
Poi si dispongono le mele  pelate e  tagliate a fette piuttosto spesse sul fondo della teglia (la teglia deve essere di 20 cm di diametro altrimenti la torta viene troppo piatta,io ho usato una teglia da 24 cm e infatti la torta  è un po' bassa).
Nel bicchiere del robot da cucina o in una ciotola si montano  i tuorli con lo zucchero e poi si aggiunge il burro ammorbidito e la farina a questo punto a mano (cioè senza mescolare nel robot)si aggiungono gli albumi montati a neve, mescolando delicatamente.
Si versa l'impasto sulle fette di mela e si inforna a 180° per circa 40 minuti. 
Lasciarla nel forno spento e leggermente aperto ancora per qualche minuto, servirla tiepida.
Naturalmente seguendo il metodo 4/4 potete sbizzarrirvi con la fantasia e preparare tutti i tipi di torte che volete.

I cantucci dell' Elba

Tra i dolci più rappresentativi della Toscana ci sono i cantucci, biscotti gustosi e croccanti che spesso hanno tra gli ingredienti la frutta secca a guscio, specialmete nocciole e mandorle.

Ma quelli che propongo oggi ( e che sono forse la versione meno conosciuta)li ho scoperti all'Elba dove nei ristoranti viene servita una varietà priva di frutta secca che rappresenta uno dei dolci tipici della tradizione dell' isola. 
Si tratta di un biscotto semplice e "povero" che però acquista un fascino tutto suo perchè di solito viene gustato intinto in uno dei migliori vini da dessert che abbia mai assaggiato : l'Aleatico dell'Elba. 
Questo vino ha un sapore molto caratteristico e le aziende agricole che lo producono rispettando il metodo tradizionale  (che utilizza l'uva appassita naturalmente al sole) sono poche e ottengono un prodotto d'eccellenza. 
Tra queste spicca sicuramente l'azienda Acquabona che è una delle più grandi dell'isola, l'Aleatico prodotto da loro merita di essere assaggiato almeno una volta nella vita!
Naturalmente se non si dispone di questo vino va benissimo anche un vino passito di altro tipo o un Vin Santo.
Qualche volta li preparo per la merenda dei bambini o come dessert leggero e sbrigativo se arivano amici a cena .

Ingredienti per circa 60 pz. :

  • 100 gr di burro
  • Due uova
  • 500 gr farina tipo "0"
  • 240 gr zucchero
  • 1 limone (la buccia grattugiata)
  • Una bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
(a volte ne preparo una  mia versione in cui uso 400 gr di farina 0 e 100 di farina di mandorle tritate ) 

Procedimento:

Far sciogliere circa 100 gr. di burro e unirlo tiepido alle due uova leggermente sbattute. Impastare(con le mani) aggiungendo in sequenza : farina, zucchero,  limone e lievito.
Impastare e lavorare fino a rendere ben omogeneo il tutto, regolandosi con la farina, aggiungendola nel caso l'impasto sia troppo umido ed appiccicoso, aggiungere invece un po' di latte nel caso la pasta sia troppo asciutta.  Fare tre o quattro bastoncini e disporli con delicatezza sulla teglia precedentemente imburrata. Forno statico a 140/150°C per circa 20/25 minuti. Precedentemente ben riscaldato. 


cantucci dopo la prima cottura
Togliere dal forno e lasciarlo acceso alla stessa temperatura, tagliare i bastoncini in diagonale con delicatezza, ancora caldi (personalmente aspetto almeno cinque minuti prima di toccarli perchè sono molto fragili), disporli sulla teglia e rinfornare per circa 15/20 minuti. 



cantucci dell'Elba





Con questa ricetta vorrei partecipare al contest :





Con questa ricetta partecipo al contest :



Partecipo alla raccolta di Irina





Vari tipi di pepe

Una delle spezie più diffuse è il pepe che si trova in forme diverse e ognuna ha sapore, aromi caratteristici e impieghi differenti.
Si trova spesso macinato, ma il pepe in grani si conserva meglio e mantiene di più il suo aroma. 

I vari tipi :

  - pepe nero
si tratta di piccoli frutti di una liana che cresce nei climi tropicali e che si fanno seccare al sole finchè la polpa che li ricopre diventa  asciutta e rugosa, ha un sapore intenso e piccante, è la varietà più usata in cucina ed è adatta a pietanze saporite, si usa sia macinato (per condire i piatti meglio se a fine cottura per non disperdere l'aroma ) , in grani (per insaporire marinate brasato o brodo di carne) o sminuzzato ( per rivestire carni come filetto o bistecche)

 - pepe bianco
si ricava dalla stessa pianta del pepe nero, ha grani duri, lisci e color nocciola chiaro, è meno aromatico e piccante di quello nero, per ottenere il pepe bianco i frutti vengono raccolti e asciati macerare in acqua dove la buccia si stacca e quindi vengono fatti asciugare al sole, è adatto per preparazioni dal sapore delicato come le carni bianche e il pesce, si usa anche sminuzzato

- pepe verde 
anche questo pepe nasce dalla pianta del nero e del bianco, solo che i frutti vengono racolti acerbi e essiccati o conservati in salamoia, ha un sapore fresco e leggero, si usa quasi sempre intero schiacciando leggermente i grani che vengono aggiunti a preparazioni di pesce come il salmone o i crostacei, alle carni di pollo e tacchino, al petto d'anatra o faraona, viene anche usato per arricchire il sapore di alcune salse, si usa anche sminuzzato

- pepe rosa
si tratta di un tipo di bacche più che di un vero e proprio pepe che vengono raccolte quando sono mature e si fanno essiccare, ha un sapore simile al pepe verde ma è più delicato,  si usa quasi sempre intero e si adatta a pesci e carni delicate, si usa anche sminuzzato

Fonte : rivista  "Cucinare Bene"

Pasta e fagioli - Sagne e fagioli -


pasta e fagioli


In ciociaria, mia terra di origine,  la pasta e fagioli è conosciuta con il nome di "sagne e fagioli" e rappresenta uno dei piatti tipici della cucina povera di una volta, che per lo più era costituita da preparazioni semplici ottenute utilizzando ingredienti spesso molto poveri.

A dirla tutta da bambina non mi piaceva molto  perchè pensavo che fosse un cibo  "banale", preferivo la pasta al forno che preparava mia nonna, che era un  vero "miracolo della natura" (ma di quest'ultima vi racconterò un'altra volta).
Poi negli anni e specialmete da quando sono andata a vivere altrove ho imparato a rivalutare e ad apprezzare piatti che trovato semplici, ordinari e scontati. Ora  questi rappresentano un forte legame col passato e con le mie origini e sono un'ottima panacea per attenuare gli attacchi di nostalgia .
E oggi mi sento molto nostalgica quindi mi sono messa ad impastare . . . . .

La pasta e fagioli (o sagne e fagioli)  è anche uno dei cavalli di battaglia di mia madre (prima ancora di mia nonna) che la prepara spesso  per i suoi ospiti soprattutto in inverno, perchè viene servita un po' brodosa tipo zuppa .


Il sughetto per 6 persone si prepara con:

50 gr di pancetta dolce ( in alternativa si possono usare avanzi di crudo o cotenna di maiale a tocchetti)
2 barattoli di pelati (che io frullo col frullatore ad immersione)
2 cucchiai di olio  e. v. d'oliva
carota - sedano - cipolla (io metto anche un paio di foglie di salvia )
700 gr di borlotti lessati (a volte uso quelli in scatola per fare prima)
sale q.b.
peperoncino q.b.

Si mettono gli aromi a scaldare un po' con l'olio e poi si aggiunge il pomodoro, si fa cuocere per una decina di minuti e poi si aggiungono i fagioli sgocciolati, si aggiusta di sale ed eventualmente si mette un po' di peperoncino e si fa cuocere altri dieci minuti. A questo punto prendo un paio di mestolate di questo sugo lo frullo un po' e poi lo rimetto nella pentola, così diventa tutto più cremoso.

La pasta per 6 persone si prepara con :

350 gr di farina  (di cui 150 gr semola di grano duro e 200 gr di farina 00 o semi integrale)
un paio di pizzichi di sale
230 ml di acqua circa (quanto basta per ottenere un imasto omogeneo ma abbastanza duro)

Si fa una fontana  con la farina sul piano di lavoro, si mette il sale, si versa pian piano l'acqua e si comincia ad impastare. 
Bisogna lavorare l'impasto per renderlo liscio ed omogeneo e poi lasciarlo riposare un po' coperto con una ciotola. 

impasto per maltagliati pronto per riposare

A questo punto si tira una sfoglia non troppo sottile col mattarello, si infarina un po' e si lascia ad asciugare per circa mezz'ora. Quando si è asciugata si infarina ancora un po' e si arrotola . 
Con il coltello si fanno dei tagli in diagonale per ottenere la classica forma di maltagliati, si fanno saltare un po' con le mani per staccarli bene.
i maltagliati o sagne

Si cucina la pasta in abbondante acqua salata (è cotta quando torna a galla) si scola lasciando comunque sul fondo due-tre dita di acqua di cottura e si aggiunge il sughetto di fagioli. 
E' più buona se si lascia riposare una decina di minuti prima di servirla possibilmente nei tipici recipienti in terracotta (io non li ho quindi uso dei piatti normali o qualche ciotola di fortuna).
Volendo si può aggiungere grana padano grattugiato o pecorino romano.

Per ottenere un impasto ancora più duro si può mettere un uovo, riducendo la quantità di acqua, tenendo presente però che  così impiega un po' di più a cuocere.
  
Con questa ricetta vorrei partecipare al contest di Pensieriepasticci in collaborazione con Dragonflyshop







Frollini al miele

frollini al miele


Oggi voglio invadere la casa di profumo di miele prima che tutti si alzino e allora preparerò i migliori frollini al miele che abbia mai mangiato.
Qualche tempo fa ero a casa dei miei e un'amica di mia madre ci ha dato la ricetta di quelli che definiva biscotti strepitosi (e aveva proprio ragione), ne era così entusiasta e ci aveva tanto incuriosito che li abbiamo provati subito.

Al primo morso si avvertiva il tipico e intenso aroma di miele per non parlare dell'odore che ha invaso la casa.

Il mio consiglio :per avere un aroma intenso è importante  scegliere un miele aromatico ma delicato, come ad esempio il miele di acacia, magari di produzione "artigianale" e biologico, perchè quello industriale spesso ha un sapore meno intenso.

Ingredienti :
100 gr burro
100 gr zucchero
250 gr miele
1 uovo
1 cucchiaino di bicarbonato
550 gr farina 00
un pizzico di sale
qualche cucchiaio di latte (solo se l'impasto fosse troppo duro)

Procedimento:
Ho versato la farina in un recipiente, aggiunto il sale, il bicarbonato, lo zucchero, il burro ammorbidito e tagliato a pezzettini, poi il miele leggermente intiepidito in un pentolino per renderlo più liquido e infine l'uovo.
Poi ho impastato bene tutti gli ingredienti, ho aggiunto un paio di cucchiai di latte perchè l'impasto era troppo duro.
L'ho lasciato riposare in frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola, poi ho tirato una sfoglia di 1/2 cm e ricavato forme di vario tipo spennellati con uovo sbattuto e cucinati in forno a 180° per circa 18 minuti, finche sono diventati leggermente dorati.



P.S. la foto è pessima, lo so :( l'ho fatta col  telefonino anteguerra di mia madre .... però i biscotti erano buonissimi, giuro!!

Salsicce e broccoli

Ed ecco la mia terza ed  ultima ricetta ripubblicata per il contest "Geografia in tavola" del blog Le leccornie di Danita.






salsicce e broccoli

Sono molto legata alla mia terra di origine e credo che si intuisca da ciò che scrivo :)
La ciociaria è un posto bellissimo, ma anche pieno di contraddizioni e problemi: basti pensare che Frosinone è la città d'Italia dove il livello di micropolveri sottili (di inquinamento) è il più alto del Paese. 
La gestione del territorio poi è veramente disastrosa e le bellezze naturali e storiche spesso  non vengono adeguatamente valorizzate dalle amministrazioni locali. 
I ciociari sono persone accoglienti e socievoli, ma a volte un po' rudi e  non proprio di larghe vedute. 
Però il posto in cui sei nato fa parte di te e lo ami e te lo porti dentro ovunque vai. 
C'è anche una categoria di gente che rinnega le proprie origini e il proprio passato e si sforza di apparire diversio da quello che è . 
Rispetto le scelte di tutti, ma mi sento libera di non condividerle : questo tipo di persone mi  mettono una grande tristezza e mi fanno  pure un po' pena.

Una cosa assolutamente da provare se capitate in ciociaria è la cucina tipica, perchè ci sono piatti che sono veramente buonissimi (lo so' io sono di parte, ma non sto esagerando).

Quando torno a casa mia madre cerca di prepararmi tutti i miei manicaretti preferiti e ,fra questi, ci sono sicuramente le salsicce con i broccoli.

Ora vi descrivo la mia ricetta:

Ingredienti:
4 - 6  salsicce leggermente piccanti
1 kg di cime di rapa (broccoletti)
sale q.b.
olio e.v. oliva q.b.
aglio e peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco

Preparazione:
Io di solito metto le salsicce in acqua fredda e le porto ad ebollizione lasciandole per 3/4 minuti. Poi le scolo e le metto in una padella dove ho fatto rosolare l'aglio in olio d'oliva. Sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco e porto a cottura coprendo il tegame. Negli utlimi 5  minuti tolgo il coperchi e faccio rosolare.

In abbondante acqua salata faccio lessare i broccoletti puliti e lavati. Dopo averli scolati li tagliuzzo un po' con le forbici e li salto per pochi minuti in padella con olio aglio e un po' di peperoncino. Aggiusto di sale e servo subito.


Cn questa ricetta partecipo al contest "Geografia in tavola" del blog di Danita :


Insalata arance e finocchi



Per pranzo oggi ho preparato un' insalata di finocchi e arance per stare un po' leggera.
Mi piacciono le insalate e anche le arance, ma non quelle aspre e acidule, ma delle belle arance succose e dolci (come ad es. le arance tarocco). 
Le   mangio da sempre condite con olio e sale, perchè quando ero piccola proprio in mezzo al cortile della nostra casa c'era un grosso arancio che in inverno era carico di frutti e così le consumavamo in tutti i modi possibili e immaginabili, spesso come contorno semplice e veloce .
Ho agginto i finocchi perchè sono poco calorici e siccome sono ricchi di acqua aiutano a contrastare la ritenzione idrica .

Ingredienti per 2 persone :

1 finocchio 
1 arancia
una manciata di olive nere al forno
sale q.b.
pepe nero q.b.
1 cucchiaio di olio d'oliva

Preparazione:

Lavare bene il finocchio sotto l'acqua corrente, tagliarlo in quattro parti e poi a tocchetti. 
Pelare a vivo l'arancia, togliendo insieme alla buccia anche la pellicina bianca e tagliate anche questa in quattro parti e poi a fettine.
Disporre arancia e finocchio in una ciotola e aggiungere  le olive nere, condire con olio, sale e pepe e mescolare bene.
Se si prepara un quarto d'ora prima di mangiarla i sapori si mescolano meglio ed è più buona.

Beh questa insieme a qualche fetta di bresaola e del pane integrale oggi è stato il mio pranzo di oggi! Leggero no?

Polpette di cotechino .

polpette di cotechino con lenticchie


In questi giorni sono impegnata su due fronti :

1 - riciclare gli avanzi delle feste

2 - preparare piatti leggeri e salutari per compensare gli eccessi degli scorsi giorni

(connubio non sempre perfetto)

. . . .  i prossimi post quindi riguarderanno principalmente questi due argomenti.

..... se vi state chiedendo come utilizzare eventuale cotechino che non siete riusciti a smaltire durante le festività potete provare a realizzare  queste polpettine che ho preparato ieri sera per cena.

Ho preso qualche accorgimento per rendere il piatto il più leggero possibile, ma l'inserimento di questo ricco insaccato ha reso il mio compito piuttosto complicato.

Ingredienti per le polpette - per 4 persone:
250 gr macinato magro di manzo
1 cotechino piccolo di 250 gr di peso
1 uovo
1 panino di circa 50 gr ammollato in acqua e strizzato
sale q.b.
pepe q.b.
prezzemolo q.b.

Per cucinare le polpette :
un rametto di rosmarino 
un paio di foglie di salvia
olio extra v. oliva q.b.
scalogno tritato
un barattolo di pelati

300 gr di lenticchie lessate

Procedimento :
Innanzi tutto ho aperto la confezione del cotechino precotto senza farlo bollire per 20 minuti come dicevano le istruzioni e l'ho pulito dalla gelatina che lo ricopriva e privato della pelle, poi l'ho ridotto con le mani in piccoli pezzettini (si può usare un buon frullatore per tritarlo ancora pù finemente) .
Poi ho disposto tutti gli ingredienti per le polpette in una ciotola, salato, pepato e aggiunto il prezzemolo, ho amalgamato  e formato delle polpette poco più grandi di una noce.

la carne ed il cotechino sbriciolato

In una padella antiaderente ho fatto scaldare un paio di cucchiai di olio d'oliva e aggiunto dello scalogno tritato, le foglie di salvia e il rametto di rosmarino, poi ho messo a rosolare le polpette e bagnato con un po' di vino bianco.
Dopo aver rosolato le polpette ho agginto un barattolo di pomodori pelati passati al passaverdure, aggiustato di sale e fatto cuocere per circa 20 minuti a fuoco lento e coprendo con un coperchio, ho completato aggiungendo 300 gr di lenticchie lessate e scolate (le ho lasciate con un po' della loro acqua per non far asciugare troppo il fondo di cottura) e facendo cuocere il tutto ancora per qualche minuto.

Il risultato è stato un piatto unico molto appetitoso e facile da preparare. L'unica pecca è stata che gli ultimi minuti di cottura ho tolto il coperchio della padella e il fondo si è ristretto troppo però il sapore andava benissimo. 




polpette di cotechino




con questa ricetta partecipo al contest di Pane e olio


La Befana e i befanini . . .

 La Befana
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.

....................................................

(Giovanni Pascoli) 


Questi sono i primi versi della lunghissima poesia di G. Pascoli dedicata alla Befana e molti di noi da bambini a scuola l'hanno imparata a memoria . . . . che bei ricordi eh !?  :D

Così arriva la Befana!! 
... allora bisogna preparare dei biscottini da farle trovare davanti al camino ( mi hanno detto Fede e Marti) .




Marti che cosparge di confettini colorati

befanini prima della cottura

befanini appena sfornati
 


 



E oggi ci mettiamo all'opera e realizziamo i "befanini" biscotti che si preparano proprio per il 6 gennaio in alcune zone della toscana dove ho imparato a farli(un'altra delle regioni in cui abbiamo vissuto per qualche anno).

Sono semplici frollini che piacciono tanto a grandi e piccini e sono anche molto facili da realizzare.

Vanno poi decorati a seconda dei gusti con zuccherini colorati oppure se non gradite questo tipo di decorazione potete lasciarli così come sono.

I befanini


Ingredienti :
gr 300 di farina
gr 150 di zucchero
gr 90 di burro (io ho usato 45 gr burro e 45 gr margarina)
2 uova
2  cucchiai di latte
1/2 bustina di lievito
1/2 bicchierino di rum (un paio di cucciai)
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata (o scorza di arancia)
confettini colorati
1 pizzico di sale

1 uovo per spennellare
codette o confettini colorati per decorare

Procedimento:
Mescolare il sale con la farina e fare la classica fontana mettere al centro il burro ammorbidito a temperatura ambiente tagliato a pezzetti e lavorare un po'il composto. Poi aggiungere lo zucchero e mescolare, proseguire aggiungendo le uova, il rum,  il lievito e la scorza di limone (o arancia) e lavorare velocemente il tutto. Mettete il latte solo alla fine aggiungendone quanto basta ad ammorbidire un po' l'impasto senza renderlo troppo molle e appiccicoso, io ne ho aggiunti un paio di cucchiai.
Il tutto dipende anche da quanto sono grandi le uova che usiamo.
Lasciar riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Tirare una sfoglia di circa 1/2 cm e tagliare dei biscottini di varie forme.
Spennellare con l'uovo sbattuto e mettere su ogni biscotto un po' di confettini colorati (Marti si è divertita a cospargere di codette colorate tutta la cucina oltre che i biscotti :)  )
Cuocere in forno a 180 ° per circa 15 minuti, finchè non diventano leggermente dorati.

Con questa ricetta vorrei partecipare al contest:


Fondente di marshmallow

Come fare il fondente di marshmallow

marshmallow senza zucchero in superficie
 



Ogni volta che i miei bambini compiono gli anni mi piace preparare torte un po' decorate, niente di eccessivamente elaborato perchè la decorazione  non è certo il mio forte.
Mi piacerebbe imparare a fare cose scenografiche tipo "il boss delle torte, ma non ho la manualità e la tecnica necessarie. 

Però - ogni volta - mi metto in gioco e do tutta me stessa per fare qualcosa di speciale per loro e  fino ad ora non li ho delusi.

Siccome non ho mai provato a fare il ciocccolato plastico  o il fondente di zucchero ( o  meglio quest'ultimo l'ho fatto una volta tanti anni fa .... ma non mi ricordo più dosi e procedimento), mi accontento di preparare il fondente di marshmallow che è molto facile da realizzare e si presta bene per  decorazioni e coperture  di sicuro effetto.

La ricetta, spesso corredata di videoricetta, si trova su molti siti  internet dai più famosi ai meno noti ed è la seguente :

Ingredienti
150 gr caramelle morbide marshmallow (meglio quelle non ricoperte di zucchero come queste della foto)
330 gr zucchero a velo
3 cucchiai di acqua

Procedimento
Mettere le caramelle in un recipiente adatto al microonde aggiungere l'acqua e farle sciogliere per pochi secondi alla potenza 450 w, provare a mescolarle con un cucchiaio di legno e se formano un composto omogeneo sono ben sciolte, altrimenti farle andare ancora per qualche secondo, meglio non eccedere con la cottura per non rischiare di buttare tutto, ma farle sciogliere ancora per un po' e controllare come procede più volte.
Se non si ha il microonde si possono fondere a bagnomaria.
Quando sono ben sciolte aggiungere metà dello zucchero a velo e mescolare bene, poi versare il restante zucchero su una spianatoioa o un piano di lavoro ben pulito disporre al centro il composto e con l'aiuto di una spatola o delle mani leggermente infarinate con lo zucchero a velo impastare bene  tutto finchè non si otterrà un panetto liscio e morbido.
A questo punto bisogna " cospargerlo di zucchero a velo, avvolgerlo bene nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare in un luogo fresco e asciutto, ma non in frigo, per almeno 12 ore.
Prima di utilizzarlo va lavorato un po' con le mani ed eventualmente si può colorare con dei coloranti alimentari, io uso quelli liquidi ma il colore rimane sempre un po' sbiadito, sarebbero meglio quelli in polvere o in gel.
Per ricoprire una torta il fondente si può tirare col matterello aiutandosi con lo zucchero a velo.
Queste sono alcune torte che ho ricoperto. 
torta Hello Kitty per Marti
torta per i 2 anni di Marti

Vi potete sbizzarrire come volete e se create dei soggetti in 3d potete unire le varie parti semplicemente bagnandole con l'acqua o usando una gelatina alimentare in polvere sciolta nell'acqua oppure della ghiaccia semplice (cioè acqua e zucchero a velo) così il tutto rimane commestibile.

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