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Crostatine di frolla alla ricotta con crema speziata


crostatine di frolla alla ricotta con crema speziata


La scorsa settimana la mamma della mia amica Stefy è arrivata da Udine con un carico di buonissimi dolcetti fatti in casa  . . . uno più buono dell'altro. 
L'occasione era il compleanno del nipotino ed è proprio durante i festeggiamenti che ho avuto il piacere di gustare i meravigliosi dolcetti.
Mi hanno particolarmente colpito dei pasticcini di frolla ripieni di crema, che tra l'altro erano pure senza burro . . . una vera delizia.
Avuta la ricetta, che è stata fatta da Anna Moroni in una puntata de'  La prova del cuoco di qualche anno fa, ho voluto subito provarla,  adattandola anche al tema natalizio grazie all'aggiunta del mix di spezie che  l' azienda Orodorienthe mi ha gentilmente recapitato a casa qualche giorno fa dopo che mi  ero iscritta al loro interessantissimo contest.

E' così che ho realizzato queste crostatine  buone e profumate che per il loro mix di sapori mi fa tanto pensare alle imminenti festività natalizie.

Ho aromatizzato la crema con arancia e mix di spezie proprio per richiamare i sapori del Natale.


Crostatine di frolla alla ricotta con crema speziata


per 15-20 crostatine occorrono :

Ingredienti per la frolla


200 g di ricotta
150 g di zucchero
70 ml di latte
70 ml dio olio d’oliva
350 g di farina

1 bustina di lievito meglio usarne solo 1/2 bustina
1 bustina di vanillina
sale q.b.

per ultimare
1 tuorlo - per spennellare
zucchero a velo q.b. per guarnire una volta fredde



Ingredienti per la crema

5 cucchiai di zucchero 
3 cucchiai di amido di mais 
3 tuorli 
500ml. di latte 
1 arancia bio
sale q.b. 

Preparazione della  frolla alla ricotta

Setacciare la ricotta in una ciotola, per renderla più liscia.
Su un piano setacciare la farina, unire il lievito, la vanillina e lo zucchero, mescolare gli ingredienti e poi formare una fontana. 
Aggiungere il sale e l’olio ed amalgamare l’impasto.
Quando l'impasto avrà assorbito tutto l’olio , unire il latte e continuare a lavorare  fino a renderlo omogeneo. A questo punto allargare di nuovo l’impasto e aggiungere la ricotta un po'per  volta. 
Rendere l’impasto liscio  e poi lasciarlo riposare per 30’ a temperatura ambiente, coperto da un telo.

Il tuorlo indicato fra gli ingredienti della frolla serve solo per spennellare le crostatine prima di infornarle, ma se si vuole se ne può aggiungere anche uno nell'impasto.

Preparazione della crema

Scaldare il latte in una  casseruola.
In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero.  
Sciogliere l'amido di mais con un po' di latte freddo unirlo al mix di tuorli e zucchero per evitare di formare  grumi. 
Trasferire la preparazione sul fuoco e lasciare addensare bene a fuoco dolce, occorrono circa 10 minuti.
A metà cottura mettere dei pezzetti di buccia di arancia e un cucchiaino raso di mix spezie per pan d'epices (io Orodorienthe) nella crema. 

A cottura ultimata togliere dal fuoco e tenere da parte.

Formare dei dischetti con la frolla e metterli nei pirottini usa e getta o negli stampi per crostatine, alzare leggermente i bordi con le dita e riempire con la crema speziata.
Ultimare con delle striscette di frolla e cuocere in forno a 180°c per 18-20 minuti, posizionandole nella parte media del forno  e controllando la cottura in base al proprio forno perchè tendono a bruciare facilmente.

Con questa ricetta partecipo al contest " Spazio alle spezie"

e ringrazio l'azienda che promuovendo questo concorso mi ha fatto conoscere un mondo di spezie interessantissime

 

Pasta madre, pasta acida o lievito madre.


pane ai cinque cereali con lievito madre



Quando ero bambina la mia nonna, come tutte le sue amiche e vicine, custodiva gelosamente in  casa una ciotola  contenete la pasta madre e ogni settimana ne utilizzava una parte per preparare il pane fatto in casa.

Se questa pasta madre  per qualche motivo “moriva”, si inacidiva o cessava di essere efficace, si andava dalla vicina di casa a chiedere un po’ della sua pasta madre per poterla riprodurre e riprendere così a fare il pane. 

Era una cosa scontata  preparare in casa li lievito naturale, il lievito di birra non era poi così diffuso.
Invece oggi  quando si parla di prepararlo in casa si descrive come un'impresa epica e difficilissima, così molti si scoraggiano ancora prima di cominciare come è successo tante volte anche anche a me.

Poi finalmente ho deciso di cimentarmi nell'ardua impresa ed ho scoperto con piacere che fare in casa il lievito  madre è più facile di quanto si possa immaginare : occorre solo un po' di pazienza  ed il gioco è fatto.

E ora la mia pasta madre "vive" serenamente nel suo barattolo di vetro in frigo e la utilizzo regolarmente per preparare pane e pizza (più il pane che la pizza, per quest'iltima non ho ancora trovato una ricetta che mi soddisfi).

Pasta madre, lievito madre o pasta acida
La pasta madre,  chiamata  anche lievito naturale, pasta acida, lievito madre  o crescente, non  è altro che un impasto di farina e acqua lasciato inacidire. 


La preparazione  del lievito naturale comincia da un impasto acido spontaneo ottenuto con la lievitazione che si attiva in un normale impasto di acqua e farina lasciato inacidire a temperatura ambiente per qualche giorno.

Il metodo con cui ho ottenuto la pasta madre passo passo .

1° giorno

In un capiente barattolo ho unito :
100 g di farina 00
100 ml di acqua
½ cucchiaino di zucchero
ed ho lasciato riposare questo impasto, coprendo il recipiente con un panno, per 4 giorni mescolandolo mattina e sera con un mestolo di legno, senza aggiungere altro.

5° giorno

L’impasto è diventato bolloso e con un odore un po’ pungente e acidulo:

allora ho unito 
25 g di farina
25 ml di acqua
mescolato e lasciato riposare

7° giorno

L’impasto è raddoppiato di volume allora ho aggiunto
50 g di farina 00
50 ml di acqua  
mescolato e lasciato riposare

8° giorno – la sera –

ho unito 50 g di farina 00
e 50 ml di acqua
e  mescolato

9° giorno

Il lievito aveva prodotto tantissime bolle ed era più che raddoppiato di volume, a questo punto l’ho messo in un vaso di vetro a chiusura ermetica e conservato in frigo.

Il lievito così ottenuto si mantiene per anni, però deve essere rinfrescato almeno una volta a settimana, togliendone una parte e aggiungendo pari quantità di acqua e farina.
Il modo migliore per tenere in vita la pasta madre è di usarne una parte per preparare prodotti lievitati, primo fra tutti il pane e rinfrescare la parte rimanente.
A differenza del lievito di birra, la lievitazione acida è molto più lenta e richiede una lavorazione più complessa. 
Lo svantaggio maggiore dell'utilizzo del lievito naturale  è costituito dalla difficoltà di gestione e dai lunghi tempi di lievitazione richiesti.

A causa dei tempi di lavorazione più lunghi, gli enzimi che partecipano al processo di lievitazione  rendono il prodotto finito più sano e digeribile.
Il pane prodotto con la pasta madre, inoltre, si conserva più a lungo rispetto a quello ottenuto col lievito di birra.

Alcune regole per la corretta conservazione della pasta madre 
tratte da - Gennarino.org -

1) il contenitore in cui è conservata la madre deve essere di vetro. La plastica, infatti, potrebbe assorbire i microrganismi prodotti dalla fermentazione e ridurre - quindi - la vitalità dei lieviti. Il metallo potrebbe, invece, essere corroso dagli acidi prodotti dal lievito.
2) Va effettuato ALMENO un rinfresco alla settimana.
3) Il contenitore va  lavato una volta al mese.
Al momento dell'uso, si preleva la parte di pasta acida necessaria e si rinfresca la parte avanzata aggiungendo un paio di cucchiai di farina e uno di acqua (anche in questa fase, si può facilitare il lavoro dei fermenti aggiungendo un cucchiaino di zucchero o di miele), impastando il tutto e lasciando lievitare in luogo tiepido. Una volta raddoppiato il volume, si impasta per interrompere la lievitazione e si rimette in frigo fino al rinfresco o uso successivo. 


E questo è il pane ai cinque cereali uscito proprio ieri sera dal mio forno, presto la ricetta .


pane ai cinque cereali preparato con pasta madre

Pasticcini da tè semplici e buonissimi


pasticcini da té



 
Era da tanto tempo che cercavo una ricetta adatta a preparare dei pasticcini da tè perfetti.
Ne avevo provate diverse , ma nessuna mi aveva soddisfatto come questa. 
Ce l'avevo  davanti agli occhi praticamente da sempre, infatti appartiene a un vecchio ricettario della "Pane Angeli" che  possiedo da anni.

Tante volte sfogliando questo libricino avevo osservato quei perfetti biscottini e pensato che se avessi provato a farli non mi sarebbero mai venuti bene come quelli della foto.
Ma oggi mi sentivo ispirata ed ho voluto sperimentare, ho anche apportato  delle  modifiche personali che non hanno affatto inficiato il risultato finale.

Insomma per farla breve vi posso dire che questi pasticcini da tè secondo me sono buonissimi e anche semplici da fare, vi consiglio di provarli appena potete !

Pasticcini da tè


Ingredienti per 30 pasticcini


200 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
100 g di farina di riso
250 g di farina 0
130 g di zucchero a velo
2/3 di bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina o della buccia di limone grattugiata
2 uova
un pizzico di sale

Per guarnire
marmellata di arance o ciliegie q.b.
100 gr di cioccolato fondente fuso

Preparazione


Lavorare il burro a crema con un mestolo di legno e aggiungere gradatamente lo zucchero a velo, poi le uova, la vanillina o la buccia di limone, e infine aggiungere un po' alla volta le farine e il lievito.

Mescolare tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo e poi inserirlo in una tasca da pasticcere con bocchetta a stella. 
Formare dei biscotti a forma di goccia e passare in forno a 200 °c per 7-10 minuti. 

Sfornare e lasciarli freddare. 


Decorazione finale. 

pasticcini decorati con cioccolato fuso


Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria e decorare i pasticcini con delle righine di cioccolato fuso applicato  con un conetto di carta forno o  una sacca da pasticceria con bocchetta a punta molto fine . 
Scaldare  leggermente qualche cucchiaio di marmellata per renderla più liquida e con questa spalmare il fondo di un biscotto e unirlo ad un'altro, a mo' di sandwich.





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