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Irish coffee


irish coffee



Non mi sono improvvisamente data all'alcool, anzi ,. . . sono più sobria che mai.
In Irlanda in questi giorni ci sono stati i  festeggiamenti per San Patrizio e mi è venuta voglia di preparare questa ricetta tipica Irlandese.
Ieri, San Patrik 's day, ho "costretto i nostri amici a venire da noi per bere tutti insieme un bel irish coffee, dopo una certa riluttanza iniziale, visto che siamo tutti più o meno astemi, devo dire che alla fine eravamo tutti contenti (sarà stato l'effetto del wiskey  :D 
L'irish coffee è stato il primo contatto "culinario" che ho avuto con questa Nazione e sinceramente (a parte la guinness) non ne ricordo molti altri.
L'ho assaggiato qualche volta quando in compagnia degli amici si finiva la serata in un pub, a Fiuggi, dove ci rifugiavamo a chiacchierare nelle fredde sere d'inverno: niente di meglio, per riscaldarsi e tenersi svegli, di uno di questi super-alcolici caffè. 

Irish coffee



Ingredienti per 2 persone :

8 cucchiai di panna leggermente montata(circa 100 ml)
4 cucchiaini di zucchero di canna
6 cucchiai di whiskey (io ho usato il Jameson)
4 tazzine di caffè molto caldo

e poco zucchero di canna per guarnire

Preparazione:

Montare un po' la panna per renderla densa ( non a neve).
Mettere 3 cucchiai di whiskey  in ogni bicchiere e aggiungere 2 tazze di caffè leggermente zuccherato in ognuno.
Sulla superficie  mettere qualche cucchiaio di panna montata  (facendola cadere dal dorso di un cucchiaio tenuto rovesciato sopra il bicchiere in modo che non cada a picco e vada a fondo), poi spolverizzare con un po' di zucchero di canna.
Per mantenere il caffè caldo meglio riscaldare  il bicchiere dove si verserà il drink con dell'acqua o vapore bollente.

Io ne ho fatto delle porzioni ridotte con un solo caffè perchè altrimenti non saremmo riusciti a finirli.

Fondamentale per questa bevanda è la buona qualità del wiskey e anche la teperatura del caffè, deve essere molto caldo.

Liquore di genziana o genzianella


liquore di genziana o genzianella



Ecco un  liquore molto digestivo la cui antica ricetta si tramanda di generazion e in generazione in molte famiglie, specialmente del centro-sud.
Si tratta di  un liquore con un gusto molto particolare derivato proprio dalla radice di genziana e che da questa trae il suo forte potere digestivo.

Consiglio di berlo a piccole dosi,  soprattutto  dopo  un pasto particolarmente ricco, vi sentirete subito “sollevati”.
Il sapore delle radici di genziana però  è molto particolare e decisamente amarognolo, quindi non sempre piace,  ma per chi ama i liquori fatti in casa ed i sapori forti è l’ideale.

Qualche notizia sulla genziana dal web :


Raccolta e conservazione
  
La radice di genziana va raccolta in primavera. La droga si essicca al sole o in ambiente asciutto ed areato dopo averla pulita a secco e tagliata in piccoli pezzi. La genziana va conservata in luogo asciutto ed in recipienti chiusi, perché igroscopica. La radice essiccata immersa in acqua si rigonfia fortemente diventando flessibile.

Molto importante

RACCOLTA: la raccolta delle radici di genziana è vietata in molte regioni italiane.

Si consiglia di acquistare le radici in erboristeria, sia per evitare possibili intossicazioni (spesso la Genziana viene confusa con la Veratrum album, pianta tossica), ma soprattutto per evitarne la raccolta infatti la pianta di Genziana appartiene a una specie protetta.

Specie botanica: Gentiana luteaL.; Gentiana major; Gentiana vulgaris major.- Famiglia Gentianacee; Genzianee.- Sinonimo Genziana Gialla.- 


Descrizione
La genziana è un'erba perenne; presenta un grosso rizoma ramoso, è alta sino a 1,8 m. Le foglie sono grandi, con picciolo grosso e corto, al suo interno sono presenti nervature molto marcate. I fiori gialli, sono raccolti in piccoli fascetti. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all'esterno, giallastro all'interno. La radice presenta un diametro variabile tra 0,3 e 4 cm ed è raggrinzita longitudinalmente.

Composizione chimica
I principi attivi, amari, contenuti nella genziana sono numerosi, i principali sono: amarogentiana o amarogenzina, gentianina (alcaloide) o gentisina, gentiopicrina o genziamarina (glucosidi). L'amarogentina è la sostanza più amara conosciuta; essa mantiene il sapore caratteristico sino a una diluizione 1 a 50.000. Un recente studio ha stabilito che la massima concentrazione di amarogentina si ha in primavera. Le piante selvatiche a più alto contenuto di principi attivi sono quelle che si trovano a bassa altitudine. Le piante coltivate in pianura sono generalmente più attive di quelle selvatiche. La gentiopicrina, una delle principali sostanze amare contenute nella genziana, si riduce nella droga secca e vecchia per probabili fenomeni di idrolisi enzimatica. 
Proprietà farmacologiche
Gli estratti di genziana mostrano attività toniche, febbrifughe, vermifughe e stimolanti dell'apparato digestivo per l'aumento della secrezione dei succhi gastrici. La genziana è inoltre utilizzata per stimolare l'appetito ed esternamente per la cura delle ferite. Nei prodotti medicinali, la genziana, è impiegata come tonico e come sostanza attiva nei farmaciper la disassuefazione dal fumo. Nella genziana non è presente il tannino e l'amido, ciò comporta un'azione amaro-tonica senza effetti astringenti ed irritanti per la mucosa dello stomaco; da qui la definizione di "amaro puro". Negli alimenti, la genziana, è usata nella preparazione di amari alcolici, nelle bevande analcoliche e nei prodotti da forno. L'uso della genziana è sconsigliata in gravidanza, durante l'allattamento e nei casi di ipertensione. Possono verificarsi avvelenamenti accidentali per via della somiglianza della genziana con il veratro; le due piante, peraltro, crescono contigue. L'assunzione accidentale di estratti o di parti di veratro possono causare: malessere generale, cefalea, vertigini, nausea, vomito diarrea, crampi muscolari e rari ma pericolosi attacchi di bradicardia e ipotensione. La terapia contro l'avvelenamento da veratro è sintomatica. 

dal sito  http://www.salvelocs.it
e per ulteriori notizie molto interessanti vi consiglio di vederre qui : http://www.erbecedario.it


 

 

Liquore di genziana o genzianella



Ingredienti



5 litri di vino bianco secco e di buona qualità
135 gr di radice essiccata di genziana
1 kg di zucchero semolato
1 litro e ½ di alcool 95°c
a piacere si possono aggiungere delle bacche di ginepro o dei chiodi di garofano per aromatizzare, ma nella mia ricetta non li metto

Preparazione



Mettere la radice di genziana nel vino bianco e lasciarla macerare per 40 giorni.
Trascorsi i 40 giorni filtrare bene il vino con un panno di cotone o della garza a maglie fitte, poi sciogliere il kg di zucchero in una parte di questo vino.
A questo punto unire al  composto di vino e zucchero l’ alcool e mescolare  il tutto al restante vino.
Se si desidera affinare il risultato si può filtrare di nuovo.
Imbottigliare ed è pronta per essere consumata, ma è più buona se si aspetta qualche settimana prima di consumarla.
E . . . . buona digestione.

P. S. Per la preparazione di questo liquore un doveroso ringraziamento va alla mia bravissima sorellina Francy che ogni anno la prepara e distribuisce a parenti e amici.

Limoncino

 



limoncino

Intanto che aspettiamo che l'estate arrivi davvero  e con essa  anche la voglia di fare, di ricominciare a uscire e di invitare gli amici, cominciamo a preparare qualcosa di speciale da offrire agli alla fine di una bella cenetta in compagnia : il limoncino.

Appena la mia bambina starà meglio ricominceremo a passare serate spensierate in compagnia di amici . . . non vedo l'ora !


Anche se non amo particolarmente le bevande alcoliche, ogni tanto, un sorso di limoncino me lo concedo perchè  il gusto aspro del limone mi piace in modo particolare.

limoni di Sorrento
Ogni anno, io e mia sorella Francy, cerchiamo di preparare in casa questo ottimo digestivo: prima utilizzavamo i limoni della nostra pianta   (che purtroppo il gelo dell'inverno  ha rovinato), ora  quelli che ci vengono gentilmente donati dalle nostre amiche le cui piante sono sopravvissute all'ultimo rigido inverno (in ciociaria non nevicava così tanto da almeno 30 anni!).

Se non avete piante di limoni, o amiche generose che ne possiedono qualcuna, vi consiglio di cercare dai fruttivendoli più forniti dei limonidella costiera  amalfitana biologici che sono ottimi per preparare il limoncino (i limoni di Sorrento della foto e notizie relative arrivano da  qui  ).

La nostra ricetta del limoncino è semlice e facile e il risultato è un liquore dal gusto e dal profumo molto gradevole, con una modesta gradazione alcolica.

Ingredienti :

1 litro di alcool puro 95°
1 litro e 30 ml di acqua
8-10 limoni maturi non trattati (bio)
750 gr di zucchero semolato

Preparazione:


Rimuovere le bucce dai limoni senza intaccare troppo la parte bianca e metterle in infusione nell'alcool per 10-12 giorni, al riparo da fonti di calore e dalla luce.
Trascorso il tempo di riposo, scaldare l'acqua e sciogliervi lo zucchero, ottenendo così uno sciroppo e lasciarlo freddare.

Filtrare l'alcool separandolo dalle bucce di limone e mescolarlo con lo sciroppo.

Imbottigliare e lasciar riposare una decina di giorni prima di consumarlo.

Servire ben freddo.



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