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Panini con gocce di cioccolato

brioches al cioccolato
panini con gocce di cioccolato
 
Vi capitano mai quelle giornate da mamma frustrata in cui decidete di fare una cosa e immediatamente dopo siete già lì che ve ne pentite amaramente .

Ecco, oggi , è stato proprio uno di quei giorni per me ;)

Sentite cosa mi è successo . . .

Quando proprio una si vuole rilassare cosa fa? decide i andare al centro commerciale coi bambini no!?

..... e mentre eravamo  tra gli scaffali del supermercato (manco a dirlo) la piccola ha cominciato una lunga serie di capricci: e si lagnava perché era stanca e voleva andare a casa e aveva sete e voleva il ciuccio  ed era stanco pure il mini pony che aveva appena trovato nel menù baby del mac . . . . figuratevi un po'.
Il grande invece, ogni volta trova qualcosa che gli serve assolutamente ( di solito qualcosa di cui potrebbe fare tranquillamente a meno, ma vai a farglielo capire) così a un certo punto anche lui ha cominciato a essere parecchio noioso . . .  e vai!!


Fede : mamma mi compri i panini con le gocce di cioccolato?

io : no, non te li compro i panini e sai anche il perchè, quindi non chiederlo!

lui: ma io li volevo (li voleva perchè sa che non li avrà e si è già rassegnato all'idea che tanto non li prenderò)

Premetto che non avevo alcuna voglia di discutere anche  perchè non vedevo l'ora di tornare a casa. 
Li avevo portati  a pranzo al mac per farli contenti dopo un mese che me lo chiedevano un giorno sì e l'altro pure e come ogni volta che ci vado (per fortuna non tanto spesso) avevo turbini e tempeste nella pancia . 
E, intanto che "trascinavo" a peso morto  la piccola peste che si ribellava strepitava e cercava di scappare via e con l'altra mano cercavo di tenere le cose che avevamo preso ('che tanto quando siamo entrati ci serviva solo il latte, quindi non avevamo preso nè cestino nè carrello così come al solito mi ritrovavo a cercare di tenere tutta una serie di cose che mi cadevano a destra e manca), lui continuava :


lui : mamma dai prendiamoli, solo per questa volta !?

A quel punto il mio tono di voce si stava leggermente alterando, diciamo così, (un paio di signore che erano nei paraggi mi guardavano con quel misto di fastidio e commiserazione che mi ha fatto inc... ancora di più, devo averle fulminate con lo sguardo perchè in un attimo si sono dileguate).

allora  guardo Fede  e gli dico:  li mangi . . . come l'ultima volta che li abbiamo presi e che abbiamo dovuto buttarli perchè  sono letteralmente marciti nella credenza?!

 e lui  : e certo! se tu continui a fare i tuoi che sono più buoni  :D

Fine della discussione : Fede 1 - mamma 0 .

Così quando siamo rientrati ho caricato la mia fidata macchinetta del pane e  . . . .  mentre loro dormivano.... io mi sono messa a  sfornare  "pangoccioli" .

Ma lui prima di andare a dormire è tornato alla carica: mamma ma . . .i panini . . . .
io: cosa?
lui:  saranno pronti per domani mattina ?
e  io : certo amore che saranno pronti, ora però vai a dormire!
lui (tutto contento): oh, meno male, così me li porto anche a scuola, notte mamma !
io: buonanotte amore!



La ricetta è la stessa dei panini al latte che trovate qui 
con delle piccole varianti:
-ho usato 250 ml di latte e circa 80 di acqua;
-ho messo un po' meno sale;
-vi consiglio di mettere almeno 50/60 gr  di zucchero invece dei 40 previsti dalla ricetta perchè devono essere panini dolci;
-ho aggiunto circa 70 gr di cioccolato fondente sminuzzato ( ma potete metterne anche di più).

C'è da dire che hanno impiegato un po' più  del previsto a lievitare non so se per l'eccessivo freddo di questi giorni (che ha fatto scendere la temperatura anche in casa nonostante il centralizzato che va a tutta) o per effetto del cioccolato che ha "appesantito" l'impasto. 






panini al latte con gocce di cioccolato

Le castagnole


castagnole


Per la serie "facciamoci del male :)" continua la  carrellata di dolci di Carnevale super fritti, condivido questa ricetta super collaudata.
Mi arriva direttamente dalla mia sorellona, che in attesa di dare alla luce (tra pochissimi giorni) il mio nuovo nipotino, spadella a più non posso.
Voglio condividerla con voi perchè l'ho provata ed è facile facile:  se le mangiate quando sono ancora tiepide sono più buone.

Ingredienti:
200gr farina
la buccia di mezzo  limone grattugiata
2 cucchiai di liquore sambuca,
1 bustina di vanillina,
mezza bustina di lievito per dolci,
50gr di zucchero, 
30 gr di burro , 
2 uova, 
1 pizzico di sale

olio per friggere q.b.  
qualche cucchiaio di zucchero semolato o a velo per guarnire

Preparazione:
Mettere a scaldare abbondante olio per fritti in un tegame dai bordi abbastanza alti.
Si versano intanto tutti gli ingredienti in una ciotola (il burro fuso ma tiepido), si amalgamano bene e si ottiene un impasto omogeneo e morbido tipo quello degli gnocchi. 


Si  lascia riposare qualche minuti fino a quando l'olio non è abbastanza caldo e poi si fanno dei filoncini grandi  come quelli tipici degli gnocchi (più  meno 1,5/2 cm di diametro),  si tagliano a tocchetti e si  trasformano  in palline. 
A questo punto si fanno  cuocere un po' alla volta  nell'olio bello caldo girandoli di continuo finchè diventano tutti dorati. 
Una volta tirati fuori dall'olio si mettono ad asciugare su carta assorbente e si spolverano si zucchero semolato o a velo.



La meringa italiana

meringa italiana


In questo ultimo periodo mi sono buttata anima e corpo nella sperimentazione delle varie tecniche per realizzare le basi per la pasticceria. Il mio mentore è Montersino, ma leggo anche tutti gli altri libri e riviste che  hanno spunti utili e interessanti per imparare al meglio certe tecniche.

Per il compleanno di mio marito avevo deciso di replicare la torta di Montersino  con la chibouste alla vaniglia (che trovate qui), già qualche mese fa mi aveva dato qualche problema, beh, questa volta, mi è venuta anche peggio :(  Mannaggia! Non sono ancora riuscita a capire dove ho sbagliato, ma se c'è una cosa che mi fa arrabbiare è non riuscire in qualcosa, mi intestardisco ancora di più!

Tutte le basi previste per la realizzazione di questo dolce mi erano venute a dir poco perfette: la frolla, la meringa italiana e la crema pasticciera avevano un gusto ottimo e una consistenza perfette, ma quando ho assemblato il tutto qualcosa è decisamente andato storto perchè la crema chibouste si è liquefatta. Il sapore era tutto sommato buono ma  l'aspetto finale un vero disastro. Però io amo le sfide. Credo di non essere stata abbastanza precisa e la pasticceria, si sà, è una scienza esatta, le dosi degli ingredienti anche se variate di poco possono compromettere il risultato finale: questo per i bravi pasticceri è un "comandamento".
Lo sto imparando sulla mia pelle!

Vi descrivo come ho realizzato la meringa italiana secondo il metodo Montersino e poi vi racconterò anche della crema pasticcera e della frolla.

La meringa italiana è una preparazione che sta alla base di molti dolci e che si prepara con relativa facilità, l'importante è attenersi scrupolosamente a poche regole fondamentali:
  • utilizzare albumi di uova molto fresche ma a temperatura ambiente
  • aggiungere metà zucchero semolato quando le uova iniziano a schiumare e l'altra metà quando sono quasi del tutto montate
  • aggiungere lo zucchero liquido in due tempi ma non a filo perchè altrimenti si formano dei cristalli che inficiano il risultato finale
Ingredienti :
per lo zucchero liquido
400 gr di zucchero semolato
100 ml di acqua

per la meringa:
250 gr di albumi
100 gr di zucchero
un pizzico di sale


Mettere a scaldare in un pentolino l'acqua e lo zucchero fino a quando versandone un goccino in acqua fredda forma una pallina morbida e di colore quasi trasparente, vuol dire che a quel punto ha raggiunto la temperatura di 121°C (naturalmente se avete un termometro da cucina è tutto più facile).

Intanto mettere un pizzico di sale negli albumi e iniziare a montarli con sbattitore o planetaria a velocità media, quando iniziano a schiumare e diventare un po' bianchi aggiungere metà zucchero e aumentare un po' la velocità, quando gli albumi sono bianchi e iniziano a montare bene unire il restante zucchero semolato e una volta che lo zucchero liquido ha raggiunto la temperatura di 121°c (verificando in uno dei due modi che ho detto sopra) versarne metà nell'albume - versatelo facendolo colare lngo il bordo del recipiente non al centro - continuando a montare il composto, mescolare bene e aggiungere l'altro zucchero liquido fino a ottenere un composto montato a neve ferma.

A questo punto la meringa è pronta e anche pastorizzata grazie all'alta temperatura dello zucchero liquido.

Questo metodo per preparare la meringa trae spunto dal libro "Peccati di gola" di Luca Montersino.



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