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Strozzapreti zucchine e gamberetti

strozzapreti zucchine e gamberetti


In questi giorni  la mia mamma, che era arrivata per Pasqua, si è fermata  per qualche giorno . Naturalmente, come tante altre mamme, lei cucina benissimo e le piace soprattutto fare pasta e dolci fatti in casa.
Oggi, insieme alla Marti , ha preparato gli gnocchetti o strozzapreti fatti a mano.

preparazione degli strozzapreti


Hanno pasticciato in cucina per buona parte della mattinata e alla fine c'era farina un po' ovunque.
Io intanto ho preparato il sughetto con zucchine e gamberetti e a mezzogiorno abbiamo fatto una scorpacciata  :)


Adesso vi descrivo questa invitante ricettina.

Per la pasta :

250 gr di farina 00
250 gr di semola rimacinata di grano duro
1 cucchiaino raso di sale fino (circa 2 pizzichi)
acqua tiepida q.b.

Per il condimento:

350 gr di mazzancolle tropicali precotte
2 zucchine medie (circa 300 gr)
8 - 10 pomodorini a grappolo
sale q.b.
pepe q.b.
prezzemolo q.b.
uno spicchio di aglio
circa 4 cucchiai di olio e. v. di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco per sfumare
1 bicchiere di fumetto di pesce



Preparare gli strozzapreti o gnocchetti acqua e farina :
Disporre a fontana le due farine  mescolate al  sale su una spianatoia .
Mettere al centro dell'acqua tiepida e mescolare fino ad ottenere un impasto morbido ma non troppo appiccicoso.
Lavorare con le mani sulla spianatoia amalgamando fino ad ottenere una pasta morbida e liscia.
Tagliare degli gnocchetti e tirarli con le mani ottenendo dei vermicelli lunghi e sottili 2-3 mm di diametro.
Disporre gli gnocchetti così formati su un vassoio cosparso di farina di grano duro per evitare che attacchino. Spolverare con altra farina per fare in modo che non attacchino tra loro.



tra gli ingredienti pomodorini e gamberetti
Per il condimento :
Pulire  i  gamberetti  e  tenere  da  parte  gusci e teste con cui preparare un fumetto  di  pesce (utilizzando 1 L di  acqua, le teste  e  gusci  di  una  decina  di  gamberetti, sale q.b.,  un  pezzetto  di  sedano,carota e cipolla da far bollire  per  20  minuti e  filtrare).
Lavare  dieci  pomodorini  e  tagliarli  in  4.
Lavare  due  zucchine  e  tagliarle  a  tocchetti.
In  un  tegame scaldare  due  cucchiai  di  olio e  uno  spicchio  di  aglio  schiacciato.
Versare  i   pezzetti di pomodorini  e  le  zucchine  e  mescolare.
Cuocere  5  minuti  a  fuoco  moderato, aggiungere  i  gamberetti  tagliati  a  pezzetti.
Alzare la  fiamma  e  sfumare  con  vino  bianco.
Abbassare  la  fiamma  ,  salare e pepare, aggiungere  del  fumetto (circa mezzo bicchiere), coprire e portare a cottura. Basteranno pochi minuti (una decina).

Cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata finché non diventano abbastanza morbidi e tornano a galla. Scolare e condire con il sughetto e se  risulta troppo asciutta aggiungere olio d’oliva e dell’altro fumetto caldo.

Servire calda con una spolverata di prezzemolo tritato finemente.

strozzapreti zucchine e gamberetti







Ciambella della nonna




E' passata anche la Santa Pasqua e ora si torna alla vita quotidiana cercando di "rientrare nei ranghi" anche e soprattutto a tavola.  

Naturalmente in questi giorni abbiamo in casa montagne di cioccolato e diverse colombe, ma per la colazione dei miei bambini preferisco  affidarmi a un dolce che mi sta tanto a cuore perchè mi ricorda i sapori sani e genuini di quando ero bambina.

Tra  le tante torte che mi prepara la mia  mamma  ( e prima di lei la nonna) c'è sicuramente questa ciambella, per me è un classico comfort-food, perchè ogni volta che il suo profumo pervade la mia cucina mi tornano alla mente i ricordi della mia infanzia.
E' una torta morbida, dolce al punto giusto e dal sapore delicato.

Cercando di non  annoiarvi troppo vi racconto  il "rito delle uova" che si consumava ogni volta che mia nonna doveva preparare la pasta fatta in casa o "il ciambellone".
Metteva il suo grembiule a fiori e il fazzoleto sulla testa e mi diceva : - dai andiamo   a prendere  le uova nel pollaio! 
E lì mi partivano un po' le palpitazioni, ma fingendo indifferenza, quasi entusiasmo, 
le rispondevo : sì, sì, nonna andiamo ! 
Lei convinta che mi piacesse tanto il "contatto con gli animali" mi aspettava sulla soglia del pollaio e io entravo piano per non spaventare le galline (naturalmente avevo più paura di loro ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo)  e facendo attenzione a non calpestare nulla di compromettente :)
mi dirigevo vicino al giaciglio dove di solito deponevano le uova e prendevo quelle che trovavo (spesso erano ancora tiepide perchè deposte da poco) e poi via fuori di corsa.
 Poi le porgevo a mia nonna che le soppesava con le mani, le guardava controluce, le agitava leggermente vicino al suo orecchio per essere sicura che non emettessero "sinistri rumori" e dopo  aver passato questa serie di "rigorosissimi controlli di qualità" finalmente  potevano  essere utilizzate per la preparazione della torta  . . . . .e io potevo finalmente tirare un sospiro di sollievo.


Le uova che uso adesso arrivano quasi sempre dal supermercato più vicino anche se ogni tanto mi arrivano ancora quelle che mi manda mia nonna,  ma la ricetta è quella "di famiglia".

Ingredienti:
3 uova fresche
250 gr di farina
250 gr di zucchero
1 bicchiere di olio di semi o di oliva
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci
un po' di buccia di limone grattata (o una bustina di vanillina)

Preparazione:
In una ciotola mettere le uova e un paio di cucchiai di acqua bollente e lavorarle bene con le fruste elettriche, rendendole chiare e spumose. Unire lo zucchero e lavorare ancora fino ad ottenere un composto molto spumoso .
Aggiungere un po' alla volta, alterandoli, il latte , l'olio e la farina, mescolado delicatamente dall'alto verso il basso. Unire infine il lievito e la buccia di limone (o in alternativa una bustina di vanillina).
Versare in una tortiera a forma di ciambella precedentemente imburrata e infarinata e spolverizzare leggermente la superficie con dello zucchero semolato (questo farà creare  una crepa sulla superficie del dolce durante la cottura).
Cuocere in forno a 180°c per circa 40-45 minuti.
Per vedere se è cotta fare la prova con uno stuzzicadenti.



La pastiera napoletana . . . e le signore del treno.

pastiera napoletana


Buona parte del pomeriggio di ieri l'ho trascorso a preparare e sfornare pastiere, da mangiare, ma anche da regalare.

Ogni volta che preparo la pastiera  passo la giornata a ripensare agli anni in cui abbiamo vissuto a Torino.. 
Che c'entra Torino direte voi!?

E' che ho scoperto la pastiera proprio quando vivevo a Torino.
Per essere precisi, mentre ero in  viaggio su un intercity da Torino Porta Nuova a Roma Termini. 
Nel mio stesso vagone c'erano due simpatiche e rubiconde signore napoletane con le quali trascorremmo il viaggio a parlare dei piatti tipici delle nostre rispettive terre d'origine.

Fu davvero un viaggio piacevole e interessante e le signore, dopo aver appreso che non avevo idea di che cosa fosse la pastiera (quasi un'eresia per loro che invece la consideravano un "piatto sacro" della tradizione napoletana), passarono gran parte del tempo a descrivermi minuziosamente come prepararla !
Era primavera e presto sarebbe arrivata la Pasqua, non potevo non provare a fare questa famigerata torta.

Naturalmente mi misero a parte anche di innumerrevoli altri manicaretti, alcuni a me già noti e altri meno,  ricordo solo che passai la maggior parte del viaggio con l'acquolina in bocca e mi divertii moltissimo.

Arrivata a casa dei miei presi carta e penna e trascrissi la ricetta della pastiera e tutti i "segreti" per prepararla secondo quello che le signore del treno ritenevano un metodo infallibile. 
In alto scrissi "La pastiera delle signore del treno".

Subito dopo cercai nel vocabolario di italiano la parola "sugna" che non avevo proprio idea di cosa fosse (per tutto il tempo le due donne mi avevano ripetuto  che questa "sugna" era tra gli ingredienti indispensabili per preparare la pastiera), così scoprii che altro non è che lo strutto !

Quante cose avevo imparato durante quel viaggio :)

Da allora, per preparare la pastiera,  mi ispiro alla ricetta del treno rielaborata nel tempo secondo i miei gusti: sì perchè in realtà non uso la  "sugna", ma il burro e non metto i canditi, sono due cose che non amo molto.

Ingredienti 
(per una pastiera molto grande circa 30 cm di diametro ):

500 gr circa di pasta frolla, potete acquistare anche quella già pronta oppure prepararla con :


 350 gr di farina 00
 un pizzico di sale
 130 gr di burro 
 100 gr di zucchero
 3 uova e un tuorlo
 1/4 di cucchiaino di lievito per dolci
 un po' di buccia di limone grattugiata finemente

per il ripieno :

un vasetto di grano cotto da circa 450 gr
200 ml di latte
circa 400 gr di crema pasticcera (ricetta qui )
120 gr di zucchero
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
una fialetta di aroma fiori d'arancio (io Paneangeli)
450 gr di ricotta vaccina (si può mettere per metà vaccina e  l'altra metà di pecora)
a questo punto bisognerebbe aggiungere circa 200 gr di frutta   candita zucca-arancia-cedro) ma io non la metto perchè non mi piace molto




Preparazione:
La frolla l'ho preparata lavorando burro e farina sabbiando il composto, ho poi aggiunto lo zucchero, le uova, il lievito, il sale e la buccia di limone (aroma prescelto).  
Bisogna poi amalgamare velocemente tutti gli ingredienti, formare una palla e lasciar riposare in frigo avvolta nella pellicola per  almeno mezz'ora.  
 
Il ripieno della pastiera:
Mettere in un pentolino il grano già cotto con 200 ml di latte mescolare bene e farlo cuocere a fuoco moderato finchè diventa una crema, facendo attenzione che non attacchi sul fondo.

Preparare la crema pasticcera e lasciarla intiepidire.

Mescolare con un cucchiaio di legno la ricotta e lo zucchero,aggiungere la cannella e poi il grano cotto e la crema pasticcera. A questo punto io metto tutto nel bicchiere del robot da cucina e frullo per qualche secondo per amalgamare bene il composto e renderlo più cremoso.
 
Se si sceglie di utilizzare anche i canditi unirli  ora al composto.

Foderare con la frolla uno stampo da circa 30 cm oppure due da circa 20 cm bucherellare bene il fondo e riempire con il composto per il ripieno. Fare poi delle strisce con la frolla rimanente e ricoprire la superficie come si fa con la crostata.
Spennellare le strisce con uovo sbattuto.
Cuocere a 180°c per 45/50 minuti, finchè la superficie diventa bella dorata.

Servire fredda .

 
Buon appetito e buona Pasqua a tutti!!


E questi sono i biscottini di frolla (che trovate qui ) decorati dai miei bambini :)









 
 


  

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