In ciociaria, mia terra di origine, la pasta e fagioli è conosciuta con il nome di "sagne e fagioli" e rappresenta uno dei piatti tipici della cucina povera di una volta, che per lo più era costituita da preparazioni semplici ottenute utilizzando ingredienti spesso molto poveri.
A dirla tutta da bambina non mi piaceva molto perchè pensavo che fosse un cibo "banale", preferivo la pasta al forno che preparava mia nonna, che era un vero "miracolo della natura" (ma di quest'ultima vi racconterò un'altra volta).
Poi negli anni e specialmete da quando sono andata a vivere altrove ho imparato a rivalutare e ad apprezzare piatti che trovato semplici, ordinari e scontati. Ora questi rappresentano un forte legame col passato e con le mie origini e sono un'ottima panacea per attenuare gli attacchi di nostalgia .
E oggi mi sento molto nostalgica quindi mi sono messa ad impastare . . . . .
La pasta e fagioli (o sagne e fagioli) è anche uno dei cavalli di battaglia di mia madre (prima ancora di mia nonna) che la prepara spesso per i suoi ospiti soprattutto in inverno, perchè viene servita un po' brodosa tipo zuppa .
Il sughetto per 6 persone si prepara con:
50 gr di pancetta dolce ( in alternativa si possono usare avanzi di crudo o cotenna di maiale a tocchetti)
2 barattoli di pelati (che io frullo col frullatore ad immersione)
2 cucchiai di olio e. v. d'oliva
carota - sedano - cipolla (io metto anche un paio di foglie di salvia )
700 gr di borlotti lessati (a volte uso quelli in scatola per fare prima)
sale q.b.
peperoncino q.b.
Si mettono gli aromi a scaldare un po' con l'olio e poi si aggiunge il pomodoro, si fa cuocere per una decina di minuti e poi si aggiungono i fagioli sgocciolati, si aggiusta di sale ed eventualmente si mette un po' di peperoncino e si fa cuocere altri dieci minuti. A questo punto prendo un paio di mestolate di questo sugo lo frullo un po' e poi lo rimetto nella pentola, così diventa tutto più cremoso.
La pasta per 6 persone si prepara con :
350 gr di farina (di cui 150 gr semola di grano duro e 200 gr di farina 00 o semi integrale)
un paio di pizzichi di sale
230 ml di acqua circa (quanto basta per ottenere un imasto omogeneo ma abbastanza duro)
Si fa una fontana con la farina sul piano di lavoro, si mette il sale, si versa pian piano l'acqua e si comincia ad impastare.
Bisogna lavorare l'impasto per renderlo liscio ed omogeneo e poi lasciarlo riposare un po' coperto con una ciotola.
impasto per maltagliati pronto per riposare |
A questo punto si tira una sfoglia non troppo sottile col mattarello, si infarina un po' e si lascia ad asciugare per circa mezz'ora. Quando si è asciugata si infarina ancora un po' e si arrotola .
Con il coltello si fanno dei tagli in diagonale per ottenere la classica forma di maltagliati, si fanno saltare un po' con le mani per staccarli bene.
i maltagliati o sagne |
Si cucina la pasta in abbondante acqua salata (è cotta quando torna a galla) si scola lasciando comunque sul fondo due-tre dita di acqua di cottura e si aggiunge il sughetto di fagioli.
E' più buona se si lascia riposare una decina di minuti prima di servirla possibilmente nei tipici recipienti in terracotta (io non li ho quindi uso dei piatti normali o qualche ciotola di fortuna).
Volendo si può aggiungere grana padano grattugiato o pecorino romano.
Per ottenere un impasto ancora più duro si può mettere un uovo, riducendo la quantità di acqua, tenendo presente però che così impiega un po' di più a cuocere.
Con questa ricetta vorrei partecipare al contest di Pensieriepasticci in collaborazione con Dragonflyshop
Che bella ricetta della tradizione, grazie di cuore!
RispondiEliminaCorro ad aggiornare il post........
si prepara anche da me in abruzzo, io pensavo che fosse tipica delle parti mie, anche se da noi si fa diversamente ne ho trovate diverse ricette, anche se a casa mia si fa nel metodo tradizionale, cmq: http://abruzzo.cucinaregionale.net/ricette/primi/sagne-e-fagioli.html
RispondiEliminahttp://www.abruzzomio.it/gastronomia.htm